Cioccolato

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Buon giovedì! ?

Pasqua si avvicina, e con Pasqua anche Pasquetta col suo tradizionale picnic. Visto che è possibile che a Pasqua avremo già ingerito il fabbisogno calorico di una settimana intera?, cerchiamo di contenere l’introito calorico almeno a Pasquetta e soprattutto, sperando nel bel tempo, cerchiamo di aumentare il dispendio energetico.

Per contenere l’introito calorico un picnic può essere insidioso, perché ci sono svariate pietanze disponibili e prendendone un po’ dell’una e un po’ dell’altra si fa presto a perdere consapevolezza di quanto mangiato. Magari prima di buttarci sulla tavola (o sulla coperta) imbandita diamo un rapido sguardo ai cibi e decidiamo mentalmente cosa e quanto mangeremo. Prendiamolo e mangiamolo lentamente: masticando bene prima di ingoiare, non mettendo in bocca un boccone prima di aver ingoiato il precedente. Se è presente della verdura, iniziamo mangiando quella.

E concludiamo con la cioccolata delle uova di Pasqua: supponendo che ce ne mangiamo… 10 g? 😐 Da un uovo, e dall’altro? 😕 20 g. Però il primo era meglio… 50 g!

Allora: 50 g di cioccolato al latte hanno in media 280 Kcal. Per una persona di 70 Kg sono sufficienti 70 minuti di camminata alla velocità di 3 Km all’ora per consumarli.
Buona Pasqua, buona Pasquetta e buone passeggiate! ?

P.S. Per l’immagine in evidenza ringrazio Luisa Bessi!

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Buon lunedì! 🙂

Parliamo della vista, uno dei nostri 5 sensi. E pensiamo ai modi di dire che mettono in correlazione la vista e il mangiare: mangiare con gli occhi, nel senso di guardare qualcosa o qualcuno con grande desiderio, e avere gli occhi più grandi dello stomaco, nel senso di valutare in eccesso a causa della gola quello che vorremmo mangiare e poi non riuscire a finirlo. Uno dei brani più conosciuti del libro della Genesi ci presenta Eva nel giardino in Eden tentata dal serpente. Il primo effetto della tentazione è sulla vista: “Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi”.

Ora, se Eva si è fatta tentare con un frutto, potremmo mai noi resistere a dei dolciumi in bella mostra?

In uno studio del 2006 è stato provato che il consumo di caramelle e cioccolatini aumentava quando i dolciumi erano visibili e vicini ai partecipanti, e bastava metterli in un contenitore opaco, invece che trasparente, oppure allontanarli in modo che ci si dovesse alzare per prenderli perché il consumo diminuisse. Quindi la conclusione è: impariamo da Eva che con la tentazione non si dialoga.  Infatti, apriamo il pacco di biscotti dicendoci che:

– ne prendo solo uno!

– Magari solo un altro…

– Tre e poi basta!

– Va bene ne ho estratti due per errore, ma poi basta.

– Ormai ho perso il conto, tanto vale…

La soluzione è evitare di acquistare ciò che ci tenta, ma se questo al momento non fosse possibile, ricordiamoci di non esporre la tentazione in bella mostra e a portata di mano, ad esempio i cioccolatini accanto al divano. Magari in bella mostra mettiamo frutta e anche verdura, ne guadagnerà in salute tutta la famiglia!

Buona giornata! 🙂


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